Buongiorno, premettendo che non sono del settore, spero possiate darmi una mano a riguardo di una condanna ingiusta patita da mio fratello. Il caso è il seguente: mio fratello è proprietario di un piccolo immobile nel centro storico di Ferrandina, un paese della provincia di Matera. Nell'agosto del 2014 vi è stata una perdita di acqua nel tratto del ramo idrico che porta dalla condotta principale al contatore/misuratore. Mio fratello vive a Bologna e il gestore/l'acquedotto lucano allertato dalle segnalazioni dei vicini è intervenuto chiudendo, attraverso la chiave di arresto posta a centro strada, il passaggio dell'acqua al cotatore. Successivamente il gestore è intervenuto per individuare la perdita e attraverso uno scavo, seguendo il ramo idrico, ha raggiunto la parete dove il tubo, in pvc (posizionato sempre dal gestore decine di anni fà), si dirige verso il contatore. Dopo aver inizialmente scavato nella parete, i tecnici dell'acquedotto si sono fermati ed hanno richiuso grossolanamente lo scavo iniziale. A loro dire si tratta di un attraversamento, del ramo idrico, nella proprietà privata e che quindi non è più di loro competenza (chi non mi dice che una perdita così massiva non si trovava in un altro punto del ramo idrico e l'acquedotto, scavando oltre il confine che ritiene di competenza, lo ha attribuito al tratto che asserisce essere in proprietà privata?) A seguito della suddetta perdita, la proprietaria di un immobile, situato 2 vie al dì sotto l'immobile di mio fratello, ha lamentato danni da infiltrazione citando in causa l'acquedotto. Questi hanno rigettato la richiesta di risarcimento e hanno attribuito a mio fratello la responsabilità del danno patito dalla signora. La signora si è rivolta al giudice di pace citando sia mio fratello che l'acquedotto. Il giudice di pace ha disposto una CTU e il perito ha chiaramente attestato in perizia che il ramo idrico si trova nella proprietà privata e che quindi il responsabile del danno è mio fratello. Con questa perizia nonostante le osservazioni del ctp, il giudice ha condannato mio fratello. Ma il nocciolo della questione è la perizia del ctu in quanto ritiene che le scale per raggiungere l'ingresso dell'abitazione, che portano dal marciapiede alla parte superiore del solaio del bagno dell'appartamento sottostante, sono di proprietà di mio fratello. I gradini invece sono stati realizzati sul marciapiede e poggiano sul muro del bagno dell'appartamento di sotto in quanto l'ingresso della casa di mio fratello è circa un metro sopra il piano strada. La perizia del CTU non ha tra l'altro individuato la precisa collocazione del tubo, il perito del giudice si è limitato a dichiarare che il ramo idrico passando sotto le scale entra in proprietà esclusiva di mio fratello. Nonostante, nelle osservazioni alla perizia, abbiamo prodotto la documentazione catastale dell'appartamento sottostante, dove si evince che il ballatoio davanti all'ingresso non è altro che il solaio del bagno dell'appartamento sottostante e che le scale sono una pertinenza che servono per accedere in casa, il CTU ha confermato quanto dichiarato. Tra l'altro, se da un lato ritiene che il ramo idrico attraversa la proprietà privata, dall'altro lato doveva quantomeno dichiarare in perizia che il gestore senza avvisare mio fratello è intervenuto, scavando per un tratto, nella proprietà privata, cosa che ha omesso. Dalle mappe che ho trovato in rete inoltre si evince che il suolo è pubblico. Il convincimento del ctu parte da una visura, depositata anni addietro dal geometra, dove viene rappresentato graficamente lo spazio antistante. Ma negli atti pubblici del notaio mio fratello è proprietario solo dell'immobile. Concludo dicendo che lo stato dei luoghi è rimasto intatto rispetto all'intervento del gestore, che mio fratello non ha approvvigionamento idrico dal 2014 e che secondo il CTU, trattandosi di ramo idrico in proprietà privata mio fratello dovrebbe intervenire scavando su suolo pubblico, per sostituire il tubo del gestore che porta al contatore. Grazie per la vostra attenzione, spero di avere consigli utili a riguardo.
Buongiorno, premettendo che non sono del settore, spero possiate darmi una mano a riguardo di una condanna ingiusta patita da mio fratello. Il caso è il seguente: mio fratello è proprietario di un piccolo immobile nel centro storico di Ferrandina, un paese della provincia di Matera. Nell'agosto del 2014 vi è stata una perdita di acqua nel tratto del ramo idrico che porta dalla condotta principale al contatore/misuratore. Mio fratello vive a Bologna e il gestore/l'acquedotto lucano allertato dalle segnalazioni dei vicini è intervenuto chiudendo, attraverso la chiave di arresto posta a centro strada, il passaggio dell'acqua al cotatore. Successivamente il gestore è intervenuto per individuare la perdita e attraverso uno scavo, seguendo il ramo idrico, ha raggiunto la parete dove il tubo, in pvc (posizionato sempre dal gestore decine di anni fà), si dirige verso il contatore. Dopo aver inizialmente scavato nella parete, i tecnici dell'acquedotto si sono fermati ed hanno richiuso grossolanamente lo scavo iniziale. A loro dire si tratta di un attraversamento, del ramo idrico, nella proprietà privata e che quindi non è più di loro competenza (chi non mi dice che una perdita così massiva non si trovava in un altro punto del ramo idrico e l'acquedotto, scavando oltre il confine che ritiene di competenza, lo ha attribuito al tratto che asserisce essere in proprietà privata?) A seguito della suddetta perdita, la proprietaria di un immobile, situato 2 vie al dì sotto l'immobile di mio fratello, ha lamentato danni da infiltrazione citando in causa l'acquedotto. Questi hanno rigettato la richiesta di risarcimento e hanno attribuito a mio fratello la responsabilità del danno patito dalla signora. La signora si è rivolta al giudice di pace citando sia mio fratello che l'acquedotto. Il giudice di pace ha disposto una CTU e il perito ha chiaramente attestato in perizia che il ramo idrico si trova nella proprietà privata e che quindi il responsabile del danno è mio fratello. Con questa perizia nonostante le osservazioni del ctp, il giudice ha condannato mio fratello. Ma il nocciolo della questione è la perizia del ctu in quanto ritiene che le scale per raggiungere l'ingresso dell'abitazione, che portano dal marciapiede alla parte superiore del solaio del bagno dell'appartamento sottostante, sono di proprietà di mio fratello. I gradini invece sono stati realizzati sul marciapiede e poggiano sul muro del bagno dell'appartamento di sotto in quanto l'ingresso della casa di mio fratello è circa un metro sopra il piano strada. La perizia del CTU non ha tra l'altro individuato la precisa collocazione del tubo, il perito del giudice si è limitato a dichiarare che il ramo idrico passando sotto le scale entra in proprietà esclusiva di mio fratello. Nonostante, nelle osservazioni alla perizia, abbiamo prodotto la documentazione catastale dell'appartamento sottostante, dove si evince che il ballatoio davanti all'ingresso non è altro che il solaio del bagno dell'appartamento sottostante e che le scale sono una pertinenza che servono per accedere in casa, il CTU ha confermato quanto dichiarato. Tra l'altro, se da un lato ritiene che il ramo idrico attraversa la proprietà privata, dall'altro lato doveva quantomeno dichiarare in perizia che il gestore senza avvisare mio fratello è intervenuto, scavando per un tratto, nella proprietà privata, cosa che ha omesso. Dalle mappe che ho trovato in rete inoltre si evince che il suolo è pubblico. Il convincimento del ctu parte da una visura, depositata anni addietro dal geometra, dove viene rappresentato graficamente lo spazio antistante. Ma negli atti pubblici del notaio mio fratello è proprietario solo dell'immobile. Concludo dicendo che lo stato dei luoghi è rimasto intatto rispetto all'intervento del gestore, che mio fratello non ha approvvigionamento idrico dal 2014 e che secondo il CTU, trattandosi di ramo idrico in proprietà privata mio fratello dovrebbe intervenire scavando su suolo pubblico, per sostituire il tubo del gestore che porta al contatore. Grazie per la vostra attenzione, spero di avere consigli utili a riguardo.